Il canto della maga

Il canto della maga è un romanzo fantasy, ma di ambientazione storico-geografica definita. Si svolge, infatti, all’epoca dei Celti, ossia nella Gran Bretagna nel periodo che va dalla preistoria agli ultimi anni avanti Cristo, e ai giorni nostri, in un intreccio continuo di alterne situazioni e ambientazioni.Lo stile è abbastanza aulico, in particolare negli interludi, ma comprensibile per chiunque. Il romanzo può essere letto secondo due ottiche: quella delle avventure vissute da una donna e quella metaforica, della vita come viaggio, e della conseguente ‘crescita’ della protagonista. Il viaggio nel tempo non è visto, di per sé, come una trasformazione culturale e personale, ma lo diventa a mano a mano che la storia si dipana. Pur non essendo originale, la narrazione si sviluppa in maniera non del tutto convenzionale.
Mi preme specificare che le nozioni riguardanti i Celti e l’antica Gran Bretagna sono frutto di uno studio accurato.
Sharlynn è una druida che, a causa di un incantesimo sbagliato, si ritrova catapultata da Caerludd, ossia dal grosso villaggio che sarebbe diventato la Londinium dei Romani, alla Londra dei nostri tempi. Il luogo in cui si volge la vicenda, quindi, è lo stesso, mentre il salto temporale è di almeno due millenni. Gli interludi costituiscono la storia passata della protagonista, mentre il corpo principale della narrazione quella presente.
La narrazione è articolata in dieci capitoli, inframmezzati da nove interludi, di circa dieci pagine ciascuno.