9 Autori russi del Novecento

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Uno squarcio sulla letteratura russa della prima metà del Novecento, quella inesorabilmente segnata da eventi capitali per la storia della Russia e dell’umanità intera: la Rivoluzione d’Ottobre e la Seconda Guerra Mondiale.

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Uno squarcio sulla letteratura russa della prima metà del Novecento, quella inesorabilmente segnata da eventi capitali per la storia della Russia e dell’umanità intera: la Rivoluzione d’Ottobre e la Seconda Guerra Mondiale. Ideali e orrori, tragedie e eroismi che si incontrano e si scontrano nella vita della società e di ciascuno. E poi il mare, che nulla sembra aver a che fare con la Russia ed invece...
Le voci sono quelle degli scrittori Aleksandr Grin, Konstantin Paustovskij, Evegenij Zamjatin, Aleksandr Arosev, Il’ja Ehrenburg, Vasilij Grossman, Viktor Nekrasov, e dei poeti Boris Pasternak e Vladimir Majakovskij.
Nove autori tradotti e presentati da uno dei più noti e intricanti slavisti italiani, Pietro Zveteremich, che per due decenni si dedicò, tra l’altro, all’attività di docenza in Sicilia, a Messina, dove lasciò un ricordo indelebile. Che il tempo non ha scalfito. Questa pubblicazione, che appare a 25 anni esatti dalla sua scomparsa, vuole essere un tributo allo studioso, all’intellettuale e all’uomo Zveteremich che seppe appassionare alla cultura e alla vita di una porzione di mondo, la Russia, come cifra di una ricerca incessante, rigorosa e libera della verità.
Il volume è corredato, oltre che da un’introduzione di Giuseppe Iannello e dalla prefazione di Erica Zveteremich, da disegni inediti dello slavista e da alcuni contributi di critica storica e letteraria pubblicati da Zveteremich nella pagine culturali del quotidiano “La Sicilia” tre il 1987 e il 1991.

 

Note biografiche su P. Zveteremich

È stato un letterato fondamentale nella diffusione della letteratura russa, in particolare quella dell’epoca sovietica. Ebbe un ruolo importante nella pubblicazione de Il dottor Živago, poiché ne consigliò vivamente la pubblicazione a Feltrinelli dopo averne letto il manoscritto giunto in gran segreto dall’URSS in Italia. Zveteremich non fu soltanto uno studioso della letteratura russa, ma anche un intellettuale libero e restio a ogni compromesso.
Era vicino a Elio Vittorini negli anni del secondo dopoguerra, partecipò alla redazione del Politecnico, fu iscritto al PCI per molti anni, mantenendo sempre una posizione critica contro ogni presa di posizione puramente ideologica e contro ogni servilismo nei confronti del PCUS sovietico. Furono frequenti le pressioni su di lui esercitate, in Italia e in Unione Sovietica, per farlo desistere da iniziative editoriali scomode agli apparati. Fu traduttore di opere come Guerra e pace, Anna Karenina e le commedie di Čechov. È stato il primo in occidente a pubblicare una raccolta in traduzione (1967) dei versi di Marina Cvetaeva, tra le voci più alte della poesia mondiale del Novecento, ma soprattutto ci ha fatto conoscere quel filone eversivo, del grottesco, del fantastico che negli ultimi decenni dell’era sovietica era diventato di interesse predominante e alternativo alla letteratura di “partito”. Zveteremich stesso si rese protagonista negli anni settanta di questo filone, scrivendo Le notti di Mosca, un romanzo di satira pornopolitica, facendolo passare per un’opera arrivata direttamente dall’Unione Sovietica. In un’università americana adottarono il romanzo addirittura come testo per lo studio della lingua russa.
Operò molto anche come storico. Il suo libro Il grande Parvus (1988) è una vera e propria rivelazione sulla storia del marxismo e della Rivoluzione russa. Aleksandr Parvus, pseudonimo di Izrail’ Gel’fand, è una figura chiave del marxismo teorico russo e soprattutto è l’occulto artefice dell’Ottobre rosso, l’uomo che promosse con i vertici del governo tedesco il ritorno di Lenin in Russia. Un uomo dalle risorse di pensiero straordinarie, che la storiografia sovietica aveva volutamente rimosso e quella occidentale dimenticato. Dal 1972 Zveteremich si dedicò anche all’attività di docenza presso l’Università di Messina per vent’anni, fino alla sua morte. Tutta la sua biblioteca personale venne donata, per sua esplicita volontà, alla Facoltà di Magistero.

  • Data pubblicazione Ottobre 2017
  • Formato 16,5x24
  • ISBN 97898311903
  • Lingua Italiano
  • Numero Pagine 258

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