Cera, ceroplasti e cirari

Cera, ceroplasti e cirari

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L’arte di lavorare la cera d’api per creare immagini tridimensionali si perde nella notte dei tempi. Già conosciuta dagli Egizi e dai Romani, dal 1600 la ceroplastica venne applicata alla riproduzione di modelli scientifici, soprattutto anatomici, garantendo così l’uso di un materiale didattico di impressionante verosimiglianza. 

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L’arte di lavorare la cera d’api per creare immagini tridimensionali si perde nella notte dei tempi. Già conosciuta dagli Egizi e dai Romani, dal 1600 la ceroplastica venne applicata alla riproduzione di modelli scientifici, soprattutto anatomici, garantendo così l’uso di un materiale didattico di impressionante verosimiglianza. Ma la lavorazione della cera d’api si è sviluppata anche in campo artistico. Tra gli artisti italiani, Medardo Rosso preferiva la cera per le sue incontestabili caratteristiche di malleabilità e trasparenza. Emanuele Insinna, scultore ceroplasta, ripercorre la storia e i protagonisti della ceroplastica, con particolare riferimento alla sua diffusione in Sicilia in età barocca e al suo utilizzo nel microcosmo presepiale. L’artigianato siciliano, con la propria storia antica e il suo vivo presente, ha conservato le sue tradizioni e ha salvato dal decadimento la produzione dei manufatti in cera, che nei primi decenni del secolo scorso sembrava destinati a definitiva estinzione. Oggi a Palermo nuovi maestri cirari recuperano quest’antica tradizione, riprendendo l’arte della ceroplastica siciliana, ammodernandola con le nuove tecniche di ricostruzione e reintegrazione, con ostinazione e tenacia, per proporla alle genti.

  • Numero Pagine 98
  • Lingua Italiano
  • ISBN 9788898311354
  • Formato 16,5x24
  • Data pubblicazione Settembre 2014

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